Davide e Ketti ci guidano attraverso Francia, Germania e Belgio fino ad approdare nei Paesi Bassi, tra piccole località e città più conosciute.
Road Map dei Paesi Bassi in camper
- 1° GIORNO: Grazie al traffico scorrevole, arrivo nel primo pomeriggio a Eguisheim, in Francia. 7 ore di viaggio, 620 chilometri percorsi e altrettanti dalla partenza.
- 2° GIORNO: Visita alla torre panoramica di Mettlach, in Germania, per poi puntare in direzione del labirinto di Barvaux-sur-Ourthe. 5.30 ore di viaggio, 458 chilometri percorsi, 1.078 chilometri dalla partenza.
- 3° GIORNO: Escursione guidata alla ex miniera di Blegny, ancora in Belgio. 1.10 ore di viaggio, 78 chilometri percorsi, 1.156 chilometri dalla partenza.
- 4° GIORNO: Arrivo in Olanda e visita alla città di Maastricht. 30 minuti di viaggio, 28 chilometri percorsi, 1.184 chilometri dalla partenza.
- 5° GIORNO: Arrivo presso la cittadina di Baarle-Nassau, che al suo interno contiene l’exclave belga di Baarle-Hertog. Visita al Fort de Roover e al ponte sospeso di Halsteren, per poi gustare il tradizionale Kibbeling sul lungomare di Veere. 3.25 ore di viaggio, 252 chilometri percorsi, 1.436 chilometri dalla partenza
- 6° GIORNO: Passeggiata nel centro storico di Middelburg e poi tappa ai fari di Westkapelle prima di fermarsi in una spiaggia poco prima di Domburg. 50 minuti di viaggio, 36 chilometri percorsi, 1.472 dalla partenza.
- 7° GIORNO: Prua puntanta verso la Deltawerken, enorme struttura di sicurezza realizzata a seguito della catastrofica inondazione del 1953; dopo una sosta a Zierikzee, pedalata fino a Hellevoetsluis. 1.50 ore di viaggio, 90 chilometri percorsi, 1.562 chilometri dalla partenza.
Da Rotterdam ad Amsterdam
- 8° GIORNO: Visita alla città di Rotterdam. 45 minuti di viaggio, 50 chilometri percorsi, 1.612 chilometri dalla partenza.
- 9° GIORNO: Direzione Hoek Van Holland per visitare la stupefacente doppia diga mobile; segue passeggiata nel centro storico di Delft. 1.30 ore di viaggio, 78 chilometri percorsi, 1.690 chilometri dalla partenza.
- 10° GIORNO: Dopo un giro nel centro di Leiden si attraversa la Bollenvelden, la cosiddetta regione del bulbo,per poi approdare a Haarlem e infine ad Amsterdam. 1.05 ore di viaggio, 65 chilometri percorsi, 1.755 chilometri dalla partenza.
Fino a Gouda
- 11° GIORNO: Visita alla città di Amsterdam.8 minuti di viaggio, 4 chilometri percorsi, 1.759 chilometri dalla partenza.
- 12° GIORNO: Tappa all’Inntel Hotel di Zaandam, poi visita alla piana dei mulini a vento Zaanse Schans. 1.35 ore di viaggio, 98 chilometri percorsi, 1.857 chilometri dalla partenza.
- 13° GIORNO: Sbarco sull’isola di Texel e visita al faro di De Cocksdorp. Passeggiata per il centro di De Koog e tappa alla riserva marina di Ecomare. Dopo un assaggio presso il Birrificio Texels,soste a Oudeschild e poi a Den Hoorn prima di tornare sulla terraferma. 3.40 ore di viaggio, 130 chilometri percorsi, 1.987 chilometri dalla partenza.
- 14° GIORNO: Breve visita al villaggio di Giethoorn sulla strada per Gouda. 3.10 ore di viaggio, 258 chilometri percorsi, 2.245 chilometri dalla partenza.
- 15° GIORNO: L’antico mercato del formaggio di Gouda è l’occasione per una tappa in città; poi si punta il camper alla volta di Utrecht. 1.50 ore di viaggio, 128 chilometri percorsi, 2.373 chilometri dalla partenza.
Da Aalsmeer a Bologna
- 16° GIORNO: Interessante esperienza ad Aalsmeer, dove ha sede una delle aste di fiori più grandi del mondo. A seguire, una pedalata all’interno del parco De Hoge Veluwe e la giornata termina lungo la Van Gogh Fietspad di Eindhoven, una ciclabile che celebra la famosa Notte Stellata di Van Gogh. 2.45 ore di viaggio, 210 chilometri percorsi, 2.583 chilometri dalla partenza.
- 17° GIORNO: Visita al labirinto di mais di Barvaux per poi puntare la prua del camper in direzione della Germania. 2.30 ore di viaggio, 297 chilometri percorsi, 2.880 chilometri dalla partenza.
- 18° GIORNO: Una splendida vista si apre dal Fünfseenblick, il belvedere su un’ansa della Mosella. Segue un pomeriggio di relax presso l’area di sosta di Graach an der Mosel. 2.00 ore di viaggio, 154 chilometri percorsi, 3.034 chilometri dalla partenza.
- 19° GIORNO: Dopo una congrua scorta di Riesling e una passeggiata nel centro di Bernkastel-Kues si fa rotta verso Cochem, dal cui belvedere lo sguardo spazia sul territorio circostante.1 ora di viaggio, 70 chilometri percorsi, 3.104 chilometri dalla partenza.
- 20° GIORNO: Pedalate e passeggiate nel centro di Bingen am Rhein. 1.28 ore di viaggio, 92 chilometri percorsi, 3.196 chilometri dalla partenza.
- 21° GIORNO: Rotta verso la Francia. Il piccolo borgo fortificato di Châtenois, in Alsazia offre ben più di un motivo di visita. 2.45 ore di viaggio, 251 chilometri percorsi, 3.447 chilometri dalla partenza.
- 22° GIORNO: Dopo aver raggiunto il castello di Haut-Kœnigsbourg si punta verso Sélestat e infine verso Turckheim, ultima tappa del viaggio. 1.12 ore di viaggio, 62 chilometri percorsi, 3.509 chilometri dalla partenza.
- 23° GIORNO: Giornata dedicata al rientro a Bologna. 8.50 ore di viaggio, 625 chilometri percorsi, 4.134 chilometri dalla partenza.

Viaggio dei Paesi Bassi in camper
Questo resoconto di viaggio non intende svelarvi misteri sconosciuti, ma raccontarvi le nostre impressioni personali intorno a una destinazione classica che riserva un’infinità di attrattive interessanti, condite da qualche dritta sui punti sosta. Chi decidesse di ripercorrere i nostri passi deve però tenere a mente che le informazioni risalgono al 2019 e potrebbero aver subito variazioni.
Giovedì 27 giugno

Partiamo di buon mattino, il camper è già pronto da qualche giorno con pieno, acque, viveri, attrezzature e Vignette svizzera acquistata in precedenza. Arrivati nel primo pomeriggio ad Eguisheim non approfittiamo dell’area attrezzata del paese, rinnovata di recente, ma scegliamo un posticino più discreto. La giornata è soleggiata e cominciamo con qualche acquisto di tipicità nel paese, non senza una foto di rito all’inconfondibile scorcio in Rue du Rempart Sud.
Venerdì 28 giugno
La prima meta di oggi è Mettlach, dove visiteremo il Baumwipfelpfad Saarschleife, un singolare percorso naturalistico attrezzato con tanto di torre panoramica che permette di ammirare dall’alto la famosa ansa del fiume Saar. Il parcheggio antistante l’ingresso è vietato ai camper, ma poco distante c’è un punto sosta a pagamento. Noi approfittiamo di un piccolo parcheggio gratuito di fronte alla chiesa di Orscholz per mezzi non più lunghi di sei metri e mezzo.
Entrati nel parco naturalistico si procede su una lunghissima passerella in legno inframezzata da cartelli informativi e diverse attrazioni su scivoli e corde. In dieci minuti arriviamo alla torre dove non ci sono scalini di nessun tipo: sia la salita fino alla cima della torre che tutta la lunga passerella sono percorribili anche con carrozzine.

Ritornati al camper ripartiamo in direzione Barvaux, non prima di una sosta per fare carburante a Schengen, nel vicino Lussemburgo, dove i prezzi sono davvero convenienti.
Riprendiamo la strada in direzione Barvaux-sur-Ourthe, in Belgio, per visitare il famoso labirinto realizzato in un enorme campo di mais.
Sabato 29 giugno
Arrivati alla nostra meta, apprendiamo da un pannello informativo che il parco apre dal 1° luglio. Dopo i primi secondi di disappunto, ci facciamo una grassa risata e ci rimettiamo in marcia lasciandoci aperta l’opzione di ripassare qui al ritorno.
Prossima destinazione Blegny per una visita all’ex miniera oggi divenuta attrazione turistica. Sono presenti una decina di posti riservati ai camper con scarico nuovissimo.

Il biglietto comprende l’escursione guidata all’interno della miniera, un giro in zona con il trenino turistico e l’ingresso al piccolo museo. Dopo averlo visitato ci concediamo qualche peccatuccio al punto di ristoro, ben fornito anche per chi intendesse pranzare comodamente seduto a un tavolo.
Domenica 30 giugno
Raggiungiamo una delle due aree attrezzate di Maastricht, entrambe a circa tre chilometri e mezzo dal centro. Scegliamo quella a nord della città. In un attimo abbiamo già inforcato le nostre pieghevoli e siamo sulla ciclabile che porta in centro.
Lunedì 1° luglio
Eccoci in partenza per Baarle-Nassau, un curioso comune olandese situato nella provincia del Brabante Settentrionale: al suo interno si trova l’exclave belga di Baarle-Hertog, che a sua volta comprende terreni in territorio olandese. In paese i vari confini sono tracciati da una serie di croci bianche, con le indicazioni B e NL per delimitare i territori delle due nazioni.
Sono visibili lungo le strade, sui marciapiedi, addirittura sul dehors dei ristoranti: a tavola potrei ritrovarmi in Belgio e mia moglie seduta di fronte a me in Olanda. Allo stesso modo, lasciamo il camper in un parcheggio gratuito anch’esso attraversato dalla linea di confine, con il risultato di avere posteggiato la cabina di guida in Olanda e i letti in Belgio.

Ripartiamo per Halsteren e raggiungiamo Fort De Roovere, postazione di difesa edificata all’inizio del XVII. In realtà quello che ci interessa vedere è il particolare ponte pedonale chiamato Moses Bridge o Loopgraafbrug, in quanto divide letteralmente le acque di un fossato immergendosi al suo interno lasciando il corrimano al pelo dell’acqua.
Ripartiamo per Veere: in paese c’è un grande parcheggio a pagamento, ma ne troviamo uno gratuito poco prima. Lungo la Torenwal, la pedonale che si snoda sul terrapieno in riva al mare, non resistiamo al profumo proveniente da una baracchina e ci concediamo il nostro primo Kibbeling con patatine, un tipico piatto olandese composto da bocconcini di pesce pastellati e fritti.
Riprendiamo la visita lungo la Kaai (banchina del porto turistico) per poi arrivare alla Markt, la piazzetta alberata dove ammirare il bellissimo edificio dello Stadhuis. In Kapellestraat arriviamo alla Grote Kerk, la chiesa protestante che troviamo chiusa. Sulla strada del ritorno, non possiamo fare a meno di notare la caserma dei pompieri: è davvero bucolica, ricavata in un delizioso edificio con giardini fioriti curatissimi.
Martedì 2 luglio
Invogliati da un bel sole, raggiungiamo Middelburg dove, nei pressi della stazione, troviamo uno slargo con alcuni stalli riservati ai camper a pagamento su colonnina, in cui però non si può pernottare. In Olanda i parcheggi sono praticamente tutti a pagamento, potrebbe essere uno dei tanti modi per invogliare a usare la bicicletta.
Attraversato il curioso ponte girevole, ci dirigiamo verso il centro, arriviamo alla Abdijkerken, un’abbazia composta da due chiese – la Nieuwe Kerk e la Koorkerk – collegate tra loro dal Wandelkerk. Al centro si trova il Lange Jan, il campanile alto novanta metri e visitabile salendo duecentosette gradini. Seguendo la Nieuwe Burg sbuchiamo nella piazza centrale della città dove possiamo ammirare il bellissimo palazzo dello Stadhuis. Nella piazza Balans c’è una bella fontana e l’edificio della vecchia pesa e poi alla Koepoort, una delle otto porte cittadine, l’unica ad essere ancora completamente conservata.
Ci rimettiamo in marcia verso Westkapelle, dove troviamo un parcheggio gratuito proprio a ridosso della diga, in Nieuwe Dijkstraat. La ciclopedonale presente sul terrapieno è spettacolare, da un lato il panorama della grande spiaggia di Westkapelle e dall’altro i tetti del paesino immersi nel verde. Arriviamo al primo Vuurtoren (faro) del paese, e poi costeggiando la Westkapelsche Kreek al secondo faro costruito alla fine del XIV secolo all’interno del campanile di una chiesa andata distrutta.
Mercoledì 3 luglio

Anche stamattina ci sveglia un bellissimo sole e dopo qualche foto presso il Vuurtoren Noorderhoof, il faro basso di Westkapelle, ci dirigiamo verso le imponenti strutture del famoso Deltawerken, realizzate dopo la catastrofica inondazione del 1953. Questa ingegnosa opera, composta da sessantadue enormi paratie scorrevoli; rappresenta uno dei sistemi di barriere antitempesta più grandi del mondo. Seguendo la N57 ci troviamo a percorrere la principale costruzione di tutta l’opera, una barriera lunga otto chilometri in grado di isolare l’intera Oosterschelde in soli settantacinque minuti.
A metà strada ci fermiamo sulla Neeltje Jans, l’isola artificiale costruita come punto operativo: qui si trova il Deltapark, un parco tematico acquatico e si può prendere parte alla Delta Experience, in cui si apprendono numerose informazioni sulla disastrosa inondazione.
Proseguiamo per Westenschouwen, sull’isola di Schouwen-Duiveland, dove incrociamo un’infinità di campeggi, per poi sostare a Zierikzee in un parcheggio a sud del paese gratuito e senza servizi.
Passeggiando lungo le pittoresche stradine del paese, ammiriamo la torre Sint-Lievensmonstertoren: si tratta del campanile di una chiesa andata distrutta, sul quale si può anche salire per godersi la vista dall’alto. Arriviamo fino alla Nobelpoort, una delle tre antiche porte cittadine rimaste pe ammirare un antico mulino cittadino; in Meelstraat si trova lo Stadhuis del XV secolo; poi nella piazza principale fa bella mostra di sé la protestante Gasthuiskerk.
All’Oude Haven
Arriviamo all’Oude Haven, il vecchio porto oggi divenuto un museo all’aperto. Lungo le banchine sono posizionati dei cartelli dove si possono leggere le informazioni con la storia di ognuna delle barche restaurate. Arriviamo alla Zuidhavenpoort, un’altra antica porta di accesso al paese, verso la quale convergono due caratteristici ponti levatoi. Lungo il porto nuovo ammiriamo numerosi edifici caratteristici, fino ad arrivare al Den Haas, l’altro antico mulino del paese.
Siamo di nuovo in movimento e dopo aver spizzicato qualcosa in un immenso spiazzo lungo la diga Brouwersdam e superata l’isola Goeree-Overflakkee, ci fermiamo in un delizioso parcheggio in riva al mare. È deciso, la notte si passa qui.
Approntiamo le bici e partiamo per una pedalata nei dintorni, iniziando dalla la vicina diga per poi raggiungere il vicino paesino di Hellevoetsluis.

Giovedì 4 luglio
Oggi raggiungeremo la vicina Rotterdam: per prima cosa ci dirigiamo verso lo Stadscamping. Sistemato il camper e approntate le bici, via verso il centro lungo le immancabili ciclabili.
Venerdì 5 luglio
Partiamo in direzione di Hoek Van Holland per visitare la Maeslantkering, la stupefacente doppia diga mobile che costituisce l’ultima parte del Piano Delta. Lasciamo il camper nel comodo parcheggio gratuito all’ingresso del centro visite dover però non si può pernottare. Ci accontentiamo di ammirare l’opera dall’alto della collinetta adiacente il parcheggio: le due paratie sono talmente grandi che l’unico modo per apprezzarne le dimensioni sarebbe quello di far sollevare un drone. In caso di necessità i due grandi bracci vengono fatti ruotare fino a chiudere l’accesso al canale, per poi essere riempiti d’acqua in modo da affondare e formare così una solida barriera che argina la furia del mare in tempesta.
Ripartiamo per Delft ed evitiamo di intrappolarci nel piccolo centro storico raggiungendo un parcheggio gratuito nei pressi di un centro Ikea. Seguendo la ciclopedonale Weidepad arriviamo alla Oostpoort, dove osserviamo nel canale le manovre di una chiatta di dimensioni enormi rispetto agli spazi circostanti.
Lungo la Oosteinde incontriamo i tipici ponticelli che attraversano il canale da un lato all’altro e, arrivati all’incrocio con Oude Langendijk, siamo dietro la Nieuwe Kerk: questa chiesa che dà sulla Markt è il luogo di sepoltura della famiglia reale olandese. Il suo campanile è visitabile e, con i suoi 108,75 metri d’altezza, è la torre più alta dei Paesi Bassi dopo quella del duomo di Utrecht. Di fronte troviamo il bellissimo edificio dello Stadhuis realizzato in stile rinascimentale olandese. Oltre a essere la culla della ceramica blu, Delft ospitò Guglielmo d’Orange, noto in Olanda come Padre della Patria: fu lui a condurre la rivolta che sfociò nell’indipendenza olandese dalla Spagna.
Presso Voldersgracht

Attraversiamo il pittoresco Voldersgracht, uno dei canali più antichi della città: risalente al 1348, ha la particolarità di avere la strada da un lato e le case dall’altro. Ammiriamo una bellissima prospettiva dal ponticello che dà su Hippolytusbuurt e il canale centrale, per poi raggiungere la Oude Kerk. Nonostante sia stata ricostruita e ampliata molte volte, vi è stato un cedimento delle fondamenta della torre campanaria, la cui inclinazione oggi è ben visibile. Qui sono inoltre conservate le spoglie del pittore Johannes Vermeer, nativo di Delft e autore del famoso dipinto della Ragazza con l’orecchino di perla.
Arriviamo al Molen De Roos, l’ultimo rimasto dei quindici mulini a vento che un tempo sorgevano sulle mura della città: aperto al pubblico nel 2013, funziona regolarmente, tanto che al piano terra c’è un negozio che vende i prodotti ottenuti dalla farina prodotta.
Carichi di squisiti formaggi aromatizzati acquistati presso il negozio Cheese and More, riprendiamo la strada del camper. Soddisfatti ci mettiamo in viaggio verso Leiden, dove sostiamo all’ingresso della città.
Sabato 6 luglio
Seguendo la Weddesteeg arriviamo alla piazzetta dedicata a Rembrandt, il maestro olandese che nacque a Leiden nel 1606. Attraversato il Rembrandtbrug, arriviamo al Molen De Put, un antico mulino a pianta quadrata ancora funzionante e visitabile, mentre poco oltre ammiriamo la Morspoort, l’antica porta che assieme al Morspoortbrug, delimitava l’accesso occidentale alla città.
Proseguiamo lungo Binnenvestgracht e siamo nella grande Lammermarkt dove svetta il maestoso Molen De Valk, un bellissimo mulino vistabile edificato nel 1785.

Arrivati in Nieuwe Rijn ci immergiamo nel colorato mercato del sabato: non può mancare lo street-food preferito dagli olandesi, l’aringa cruda, marinata, sfilettata e cosparsa di cipolla e cetriolo. Per completare l’esperienza viene consigliato di berci insieme il Korenwijn, un distillato alcolico ottenuto dal frumento. Per me che non amo il pesce e sono astemio, è tutto un programma da dimenticare.
Girovaghiamo allegramente per il centro, fino ad arrivare alla Doelenpoort: approfittando del bel sole, le dedichiamo una discreta serie di foto prima di raggiungere il camper e puntare la prua verso Haarlem.
Percorriamo il Bollenvelden, la cosiddetta regione del bulbo, dove vengono coltivate le piantagioni di tulipani, gladioli e simili. Non a caso ogni primavera qui si tiene l’esposizione floreale nazionale del Keukenhof, il più grande evento dedicato ai fiori da bulbo al mondo.
Ad Haarlem

Giunti ad Haarlem, decidiamo per un parcheggio a pagamento vicino al centro e inevitabilmente un po’ costoso. A piedi attraversiamo il fiume Spaarne diretti verso la Grote of Sint-Bavokerk, una chiesa del XIV secolo in stile tardogotico brabantino. Per la prima volta dall’inizio del viaggio inizia a piovere, finalmente un po’ di fresco! Ne approfittiamo per concederci dei churros al cioccolato: la Grote Markt è invasa dalle bancarelle del mercato del sabato che animano l’atmosfera ma che non ci permettono di fotografarne i monumenti.
Semisepolta dai tendaggi, scorgiamo anche la statua di Laurens Janszoon Coster, al quale l’Olanda attribuisce l’invenzione della stampa, sedici anni prima di Johannes Gutenberg.
Proseguiamo in direzione Amsterdam e ci fermiamo per la notte in una tranquilla zona industriale: domani ci attende il primo incontro con la Venezia del Nord.
Domenica 7 luglio

E la mattina del 7 luglio quando raggiungiamo l’area attrezzata City Camp di Amsterdam: tre minuti di pedalata ed eccoci all’imbarco del traghetto che ci porta alla stazione ferroviaria centrale. Appena scesi ci immergiamo nell’universo ciclabile della città, già rapiti dal suo fascino variegato.
Lunedì 8 luglio
Arriviamo a Zaandam per scattare qualche foto all’Inntel Hotel progettato da Wilfried van Winden: un curioso agglomerato che si ispira alle architetture tipiche della zona proponendole in una chiave originale e di grande impatto.

La prossima tappa è Zaanse Schans, la bellissima piana dei mulini a vento che nel XV secolo ne contava più di seicento. Il villaggio è caratterizzato da vialetti che attraversano piccoli canali, casette immerse nel verde e laboratori artigianali. I protagonisti della giornata sono però i bellissimi mulini a vento, alcuni dei quali visitabili internamente.
Dopo un buon pranzetto in camper e un po’ di meritato relax, puntiamo in direzione Den Helder, da dove l’indomani prenderemo il primo traghetto verso l’isola di Texel, la più grande isola delle Frisone Occidentali olandesi. Tornati a Den Helder in serata, proseguiamo sulla N249 e poi la N99, che conduce direttamente alla lunghissima diga Afsluitdijk.
Mercoledì 10 luglio
Durante il viaggio avevamo ipotizzato di visitare una delle quattro rievocazioni degli antichi mercati del formaggio: l’indomani andremo a quello di Gouda che si tiene il giovedì. Il luogo è particolarmente vicino alla nostra attuale posizione, ma abbiamo tempo e ci piace guidare. Lungo il tragitto facciamo una tappa intermedia a Giethoorn, un villaggio idilliaco caratterizzato dalle abitazioni con tetti ricoperti di canne costruite su piccoli isolotti di terreno torboso collegati tra loro da oltre centosettanta ponticelli di legno; si possono inoltre noleggiare piccole imbarcazioni con motore elettrico per un giretto attraverso i canali.
Arriviamo nel tardo pomeriggio al parcheggio Klein Amerika di Gouda ma non vi sono rimasti posti liberi per camper, così optiamo per un bel parcheggio nella vicina Oudewater. Piove forte, ma poco importa: ci godiamo la comodità del nostro nido su ruote con doccia calda, una buona cena e un bel film.
Giovedì 11 luglio
Ci alziamo all’alba per assicurarci un posto nell’area attrezzata di Gouda e quando arriviamo nella piazza principale, chiamata Markt, è già tutto un brulicare di gente e bancarelle. Il mercato dei latticini risale al 1395 e sembra di fare un salto indietro nel tempo: le caratteristiche forme di formaggio arrivano su carretti trainati da cavalli, per poi essere impilate a terra prima di essere vendute nella maniera tradizionale, in cui contadini e commercianti concludono l’affare con esclamazioni e teatrali giochi di mani. Lo spettacolo avviene di fronte allo splendido edificio Het Oude Stadhuis, un tempo sede del municipio, e non manca l’accompagnamento sonoro di un coro tradizionale.

Rientrati al mezzo partiamo subito per Utrecht, città moderna e vivace con tanti negozi e locali dove spizzicare qualcosa: ci concediamo un gigantesco Kibbeling presso l’invitante Manneken Pis, così chiamata in onore della statua del ragazzetto belga che fa pipì.
Fatta pace con lo stomaco proseguiamo attraversando lo scintillante centro commerciale Hoog Catharijne e usciamo in Vredenburgkade dove si fa notare lo Skyscraper, una balena gigante realizzata con cinque tonnellate di rifiuti plastici creata per attirare l’attenzione sul drammatico inquinamento negli oceani.
Poco distante si trova Nijntje Verkeerslicht, il curioso semaforo pedonale di Miffy, la famosa coniglietta creata dal fumettista Dick Bruna – originario di Utrecht – al quale è dedicato anche un museo.
Oudegracht e Stadhuis

Proseguiamo fino ad incrociare l’Oudegracht, il vecchio canale che attraversa il centro storico da nord a sud. Nelle vecchie banchine situate al di sotto del livello della strada si trovano molte cantine, ora trasformati in ristorantini o ritrovi.
Arrivati allo Stadhuis (il Municipio) vorremmo fare una foto allo scorcio con la Domtoren sullo sfondo, ma la troviamo completamente avvolta da impalcature: pazienza! Raggiungiamo quindi la Domplein, la piazza principale, su cui affacciano l’università cittadina e la Domkerk. Da un piccolo ingresso arriviamo al Pandhof, il chiostro della chiesa, e non ci lasciamo sfuggire l’ascesa della Domtoren: alta 112 metri, offre una prospettiva privilegiata sulla città.

Ritornati in Oudegracht non possiamo fare a meno di notare un edificio molto elegante: si tratta del palazzo dei grandi magazzini Winkel Van Sinkel, inaugurati nel 1839.
Arrivati al camper è il momento di valutare le prossime destinazioni. Decidiamo per il Royal Flora Holland di Aalsmeer, una delle aste floreali più grandi del mondo. Lo spettacolare smistamento dei fiori avviene al mattino presto, quindi facciamo in modo di arrivare in loco già nella serata.
Venerdì 12 luglio

Alle 6.45 ci sono già diverse persone in attesa agli ingressi del Royal Flora Holland. Dal lunghissimo percorso sopraelevato si può assiste al frenetico movimento dei carrelli ricolmi di fiori. Dietro grandi vetrate ammiriamo lo scorrere dell’asta: i compratori fanno le loro offerte tramite computer e gli acquisti vengono smistati. L’operatore guida il carrello in testa, incrociandone tantissimi altri lungo il suo percorso in un apparente caos. Abbiamo visto anche un carrello scuola guida: il novello autista aveva il suo bel da fare per immettersi in quella bolgia!

Lo spettacolo termina alle 8.30, quindi abbiamo ancora tutta la giornata davanti. Così puntiamo verso il parco De Hoge Veluwe che raggiungiamo dall’accesso di Otterloo. È possibile fare anche un biglietto cumulativo con il Kröller-Müller Museum, che conserva un’importante collezione di opere di Van Gogh accanto a lavori di artisti quali Picasso e Monet; noi però optiamo solo per la visita al parco – che oltre a vari ambienti naturali comprende al suo interno anche un campeggio –approfittando delle tradizionali bici con frenata a pedale disponibili gratuitamente.
Al termine della visita ripartiamo per Eindhoven con l’intento di vedere di notte la Van Gogh Fietspad, una ciclabile composta da migliaia di pietre disposte in vorticose composizioni per celebrare la famosa Notte Stellata di Van Gogh. La superficie è stata realizzata in modo che queste pietre incastonate possano catturare la luce del giorno, per poi restituirla non appena il buio comincia a calare.
Sabato 13 luglio
Decidiamo di ritentare la sorte al labirinto di mais di Barvaux e verso l’ora di pranzo eccoci nuovamente nel grande parcheggio: questa volta è aperto e abbiamo modo di visitare il percorso tematico che quest’anno è ispirato a Le Petit Prince, il toccante racconto di Antoine de Saint-Exupéry.
Accanto al labirinto di mais sorge il labirinto di legno: una volta varcato l’ingresso il cancello dietro di noi si chiude e non ci rimane altro che proseguire. Ogni tanto si arriva a un ostacolo che per essere superato necessita di un codice a quattro cifre, ottenuto rispondendo in modo esatto a una domanda: ci divertiamo un sacco nell’effettuare tutti i tentativi possibili pur di uscirne.

La strada del rientro è ormai intrapresa ed è il momento di puntare la prua in direzione Germania: abbiamo deciso di arrivare in Alsazia percorrendo le vallate della Mosella e del Reno. Così, lungo la A6, ci fermiamo prima di entrare in Lussemburgo in una tranquilla e spaziosa area autostradale.
Domenica 14 luglio
Entrati nella Valle della Mosella facciamo tappa nei pressi di Pölich per raggiungere il Fünfseenblick, il belvedere dei cinque laghi: l’ansa che il fiume Mosella crea in questa zona offre l’illusione ottica di vedere ben cinque diversi specchi d’acqua.
Ripresa la rotta per Bernkastel-Kues sostiamo poco distante presso l’area attrezzata di Graach an der Mosel, separata dal fiume solo dalla ciclabile. Il posto giusto per trascorrere una giornata in relax programmando gli ultimi giorni di vacanza.
Lunedì 15 luglio

La prossima tappa è Bernkastel-Kues, con la splendida Marktplatz incorniciata da deliziose case a graticcio; seguendo la Römerstrasse, che poi diventa Burgstrasse, raggiungiamo le rovine del castello di Landshut.
Non prima di aver fatto una congrua scorta di Riesling ci rimettiamo in marcia per raggiungere nuovamente Cochem: nella deliziosa Marktplatz ci sediamo a gustare un buon gelato, poi proseguiamo verso la Pinna Kreuz, un piccolo belvedere che si raggiunge percorrendo un sentiero che s’inerpica verso la cima. Noi però siamo pigri e decidiamo acquistare due biglietti per la Cochemer Sesselbahn, una comoda e tranquilla seggiovia biposto che porta in un attimo alla vetta.
Martedì 16 luglio
Puntata la prua verso la cosiddetta Valle del Reno Romantico siamo tentati di fermarci a Bacharach, ma preferiamo tirare dritto fino a Bingen am Rhein, dove gettiamo l’ancora nella comoda e verde area attrezzata posta a dieci minuti in bici dal paese.

Riscaldati da un bel sole giungiamo nella Bürgermeister-Neff-Platz e iniziamo a salire i gradini verso il Burg Klopp, un antico castello fortificato che oggi ospita l’amministrazione della città. Il cortile e la grande terrazza che dà sul paese sono visitabili; inoltre per godere di una prospettiva dall’alto sul territorio circostante si può salire gratuitamente sulla torre.
Ridiscesi in paese ci dirigiamo verso la basilica di Sankt Martin, poi, a poca distanza, superiamo la Stefan-George-Haus, la casa museo del famoso poeta tedesco, e il City Center Bingen.
Proseguiamo quindi con le biciclette fino in riva al Reno e alla Rhein-Nahe-Eck, la confluenza con il Nahe, fino a raggiungere il Park am Mäuseturm, il bellissimo parco cittadino che si estende sulle rive del fiume. Dopo qualche momento di relax risaliamo in sella per rubare qualche scatto al Drususbrücke: costruito attorno all’XI secolo, è ritenuto il più antico ponte medievale in pietra della Germania.
Mercoledì 17 luglio

Oggi supereremo il confine francese per fare ingresso nella regione dell’Alsazia, che amiamo e conosciamo bene. Facciamo rotta innanzitutto verso Châtenois, piccolo paese fortificato circondato da un mare di vigneti. Una breve passeggiata ci porta in Rue de L’Église, poi attraversiamo la Torre delle Streghe, una stupenda porta gotica del XV secolo che conduce all’interno dell’antica cinta muraria. Il nome della torre ricorda che a Châtenois durante il periodo dell’Inquisizione le persone accusate di stregoneria venivano messe al rogo.
Poco distante arriviamo alla monumentale Église Saint-Georges, costruita nel XVIII secolo, e seguiamo il percorso sul prato lungo i bastioni; poi ritorniamo in paese e ci perdiamo tra viuzze popolate dalle caratteristiche case a graticcio fino a raggiungere l’edificio del Municipio, un piccolo gioiello addobbato da fiori.
Giovedì 18 luglio
Il castello di Haut-Kœnigsbourg è uno dei monumenti più visitati di Francia e lo notiamo subito dal grande afflusso di vetture e turisti. Costruito nel XII secolo, rappresentava una postazione strategica per il controllo delle vie commerciali della zona. Al suo interno si possono apprezzare pitture murali, mobili rinascimentali ed un grande numero di stufe di ghisa, mentre nelle cantine sono conservate armi medievali ed armature.

Giunti a Sélestat superiamo a piedi il grande ponte sulla ferrovia e siamo in Place du General de Gaulle per poi dirigerci verso Place de la Victoire e quindi Place d’Armes, dove si trova il Municipio. Non manchiamo la chiesa romanica di Sainte Foy, costruita nel XII secolo in pietra arenaria rossa e granito dei Vosgi. Poco distante si trova l’altro grande edificio religioso della città, l’Église Saint Georges, costruita in stile gotico nel XV secolo. Al termine di Rue De la Grande Boucherie si trova anche qui una Tour Des Sorcières, ovvero una torre delle streghe. Ritorniamo verso il centro lungo Quai de Tanneur, nel vecchio quartiere dei conciatori, con le immancabili case a graticcio.
Con la pancia piena superiamo l’imponente Tour de l’Horloge, porta di accesso lungo l’antico muro di cinta cittadino. Nella strada del rientro, in Place du General de Gaulle, immortaliamo con qualche scatto lo Château d’Eau, l’antica torre dell’acquedotto oggi monumento nazionale.

Turckheim
Siamo giunti all’ultima tappa del viaggio, Turckheim: dietro al municipio si trova l’Église Saint-Anne, all’interno della quale spicca la statua di Saint Urbain, il santo patrono dei viticoltori. Al termine della Grand Rue, sulla quale affacciano coloratissime case a graticcio, c’è la Port De Munster, l’antico accesso al paese.
Qui ogni giorno da maggio a ottobre alle dieci di sera si tiene la Ronda del Guardiano di Notte: un pittoresco personaggio vestito in costume d’epoca con tricorno, alabarda e lanterna, esce per le strade della città illuminandole con una torcia e cantando inni tradizionali. Generalmente il ritrovo è dal Corps De Garde, l’attuale sede dell’Ufficio turistico.
Venerdì 19 luglio
È giunta l’ora della lunga trasferta di rientro. Nonostante la partenza di buon’ora il viaggio sarà segnato dal traffico (a qualche chilometro dal San Gottardo, lungo la tangenziale di Milano sulla A1 nei pressi di Piacenza, dove a causa di un incidente sulla corsia si procede a rilento per un paio d’ore). Ma il disagio non guasta i nostri animi e finalmente nel tardo pomeriggio arriviamo a casa: stanchi ma felici, e con la testa già proiettata alla prossima avventura.
Davide e Ketti
Amsterdam, la capitale: cosa vedere

- Museo delle cere di Madame Tussauds: Un’esposizione curiosa dove scattare simpatiche immagini ricordo in compagnia di personaggi celebri del passato e del presente.
- Oude Kerk: La più antica chiesa parrocchiale di Amsterdam si trova proprio nel cuore del famoso De Wallen,il quartiere a luci rosse.
- China Town: Il cuore del quartiere, animato da negozi e ristoranti asiatici, è il tempio buddista Fo Guang Shan He Hua, lungo la Zeedijk, visitabile anche all’interno.
- Nieuwmarkt: L’edificio della Waag, l’antica pesa pubblica e la più antica porta cittadina, merita sicuramente qualche foto.
- Rembrandtplein: Al centro della piazza troneggia una statua del celebre pittore. Nel 2006, in occasione dell’anno dedicato a Rembrandt, sono state collocate vicino alla statua ventidue figure in bronzo che rappresentano i personaggi del quadro La ronda di notte.
- Bloemenmarkt: Aperto tutto l’anno, il mercato galleggiante dei fiori è il luogo ideale per l’acquisto di bulbi per amici e parenti.
- Begijnhof: Una porticina d’ingresso in piazza Spui introduce al cortile medievale dell’edificio in cui vivevanole beghine, donne appartenenti a una confraternita cattolica di sorelle.
- Vondelpark: Il polmone verde di Amsterdam merita di essere esplorato anche in bici.
- Casa di Anna Frank: Una tappa immancabile è la visita alla casa-museo in cui la giovane si rifugiò per due anni – insieme alla sua e a un’altra famiglia ebrea – durante l’occupazione nazista dei Paesi Bassi.
- Magna Plaza: Uno splendido edificio monumentale, costruito alla fine del XIX secolo in stile neogoticoe neorinascimentale: un tempo sede dell’ufficio postale centrale, oggi è un grande centro commerciale multipiano.
Maastricht: cosa vedere

- Piazza Vrijthof: Vi sorgono due famose basiliche, la chiesa cattolica di Sint Servaas e la cattedrale protestantedi Sint Janskerk.
- Piazza Onze Lieve Vrouweplein: È dominata dalla spettacolare Onze Lieve Vrouwebasiliek, la basilica di Nostra Signora di Maastricht, conosciuta anche per il santuario dedicato alla Madonna Stella Maris, protettrice dei naviganti.
- Bisschopsmolen: Mulino ad acqua funzionante a cui si accede gratuitamente per vedere i meccanismi in funzione e la grande ruota mossa dall’acqua. È presente anche un laboratorio di forno e pasticceria dove fare incetta di leccornie.
- Helpoort: La Porta dell’Inferno è composta da due altissime torri del XIII secolo: l’adiacente Stadspark è animato da tantissimi giovani che parlano le lingue più disparate.
- Graanmarkt: Qui si trova curiosa statua raffigurante un ragazzo seduto col suo cane intento a vendere sigarette: è la statua di Pieke Oet de Stokstraot, personaggio di un romanzo dello scrittore locale Ber Hollewijn.
- Quartiere Wyck: Sulla riva est della Mosa, al termine della colorata e vivace Strationsstraat, ammiriamo il bell’edificio della stazione dei treni cittadina.
Rotterdam: cosa vedere

- Erasmusbrug: Celebre ponte detto anche Il Cigno, è uno dei simboli della città. Sotto c’è la fermatadelle motonavi del servizio pubblico Waterbusn che arriva fino alla piana dei mulini di Kinderdijk.
- De Hef: Una struttura a traliccio di acciaio oggi in disuso che oltrepassa il Koningshaven, in passato utilizzata per il passaggio dei treni: la campata centrale veniva sollevata per favorire il passaggio delle imbarcazioni.
- Willemsbrug: Grande ponte dal cui centro si ammira un bel panorama sulla Mosa. A poca distanza si trovail Witte Huis, il primo grattacielo di Rotterdam.
- Kubuswoningen: Il singolare progetto dell’architetto Piet Blom è rappresentato da alloggi di forma cubica, immaginati idealmente come un insieme di alberi in un bosco. Una di esse ospita un museo dedicato a questo progetto, il Kijk-Kubus.
- Markthal: Nuovo e moderno edificio che ospita anche il famoso mercato coperto: la sua architettura è al tempo stesso avveniristica e fiabesca.
- Museo Marittimo: Un’eccezionale collezione di navi, la maggior parte delle quali visitabile internamente, e gru storiche mantenute in condizioni di lavoro.

Dove sostare nei Paesi Bassi in camper
Gli autori amano la sosta libera, con discrezione e nel pieno rispetto dei luoghi che ci ospitano: il punti sosta, le aree attrezzate e i camper service sono tutti dotati di coordinate fornite da Davide e Ketti.
Eguisheim
Area attrezzata comunale in Grand-Rue, GPS 48°02’26.6”N 7°18’34.3”E.
Punto sosta in Rue du Malsbach, GPS 48°02’36.0”N 7°18’54.7”E.
Mettlach
Punto sosta a pagamento in Cloefstraße, GPS 49°30’24.4”N 6°32’10.0”E.
Parcheggio gratuito in Cloefstraße, GPS 49°30’14.6”N 6°31’32.3”E.
Barvaux-sur-Ourthe
Parcheggio su erba in Rue Basse Commène, GPS 50°21’21.1”N 5°29’55.7”E.
Blegny
Area attrezzata presso il parcheggio della miniera in Rue Lambert Marlet 33, 50°41’10.2”N 5°43’25.8”E; circa dieci posti riservati.
Maastricht
Area attrezzata a nord della città in Bosscherweg 35, GPS 50°52’27.7”N 5°40’51.4”E; pagamento automatico anticipato (corrente a parte), solo con carte, presso la colonnina all’ingresso.
Baarle-Nassau
Parcheggio gratuito in Bels Lijnje, GPS 51°26’36.0”N 4°55’37.1”E.
Halsteren
Parcheggio su sterrato in Ligneweg, GPS 51°31’45.4”N 4°17’51.4”E.
Veere
Parkeren Camper Veerseweg, Veersewe, GPS 51°32’34.4”N 3°39’40.4”E.
Middelburg
Stalli riservati per la sosta diurna dei camper in Kanaalweg, GPS 51°29’40.0”N 3°36’55.1”E; a pagamento su colonnina.
Westkapelle
Parcheggio gratuito in Nieuwe Dijkstraat, GPS 51°31’43.8”N 3°26’07.7”E.
Possibilità di sosta nei pressi delle spiagge libere, GPS 51°32’55.1”N 3°27’20.1”E.
Vrouwenpolder
Possibilità di parcheggio in Gelukweg, GPS 51°38’22.0”N 3°42’25.9”E.
Westenschouwen
Possibilità di parcheggio in Duinpad, GPS 51°40’16.7”N 3°42’21.1”E.
Zierikzee
Parcheggio gratuito a sud del paese, GPS 51°38’50.5”N 3°54’56.9”E; senza servizi.
Hellevoetsluis
Parcheggio in riva al mare, GPS 51°50’37.0”N 4°04’28.8”E; gratuito, con bagni pubblici e piccolo bar.
Rotterdam
Stadscamping Rotterdam, Kanaalweg 84, tel. 0031/10/4153440, www.stadscamping-rotterdam.nl.
Hoek Van Holland
Possibilità di parcheggiare gratuitamente all’ingresso del centro visite Maeslantkering, GPS 51°57’25.4”N 4°10’02.7”E.
Delft
Possibilità di parcheggiare gratuitamente nei pressi dell’Ikea, GPS 52°00’47.3”N 4°22’39.7”E.
Leiden
Punto sosta presso il parcheggio in Haagweg, GPS 52°09’25.5”N 4°28’45.1”E; 12 euro al giorno.
Haarlem
Possibilità di parcheggio in Papentorenvest, GPS 52°22’59.4”N 4°38’42.2”E;a pagamento con carta su colonnina.
Amsterdam
City Camp di Amsterdam, Buiksloterham, GPS 52°23’54.0”N 4°54’05.9”E. Area attrezzata recintata e videosorvegliata, con accesso automatizzato; 29 euro al giorno, elettricità compresa.
Zaandam
Possibilità di parcheggio a pagamento lungo la Hogendijk, GPS 52°26’10.8”N 4°49’15.5”E.
Koog aan de Zaan
Punto sosta gratuito in Wezelstraat 12 con diciassette stalli riservati ai camper, GPS 52°28’09.9”N 4°48’13.9”E; senza servizi.
Den Helder
Area attrezzata in Willemsoord 41, tel. 0031/6/54928547,GPS 52°57’44.6”N 4°46’11.0”E; adiacente al Museo della Marina.
Huisduinen
Possibilità di parcheggio di pronte al Fort Kijkduin, Admiraal Verhuellplein, GPS 52°57’04.5”N.
De Cocksdorp
Possibilità di parcheggio diurno a pagamento, GPS 53°10’51.3”N 4°51’11.5”E.
De Koog
Possibilità di parcheggio a pagamento, GPS 53°05’54.8”N 4°45’56.9”E.
Possibilità di parcheggio nei pressi di Ecomare, GPS 53°04’50.6”N 4°44’27.4”E.
Oudeschild
Possibilità di parcheggio gratuito in Vlamkast 16, GPS 53°02’24.7”N 4°50’51.4”E.
Den Hoorn
Possibilità di sosta breve nel comodo slargo lungo la Kerkstraat, di frontealla Hervormde Kerk, GPS 53°01’37.4”N 4°45’04.5”E.
Kornwerderzand
Tranquillo e spazioso parcheggio in Afsluitdijk 1, GPS 53°04’25.0”N 5°20’19.8”E.
Giethoorn
Possibilità di parcheggio gratuito in Dominee J.J. Ketstraat 123, GPS 52°43’19.5”N 6°05’11.1”E
Gouda Klein Amerika, GPS 52°00’43.0”N 4°42’57.6”E. Ventiquattro stalli riservati ai camper, delimitati da strisce rosse, con elettricità (a pagamento); 8 euro al giorno.
Oudewater
Possibilità di parcheggio gratuito senza servizi, GPS 52°01’16.9”N 4°52’29.7”E.
Utrecht
Parcheggio automatizzato Jaarbeurs Graadt van Roggenweg 302, GPS 52°05’15.0”N 5°06’06.8”E.
Nieuw-Vennep
Parcheggio gratuito e ombreggiato lungo IJweg, GPS 52°15’49.5”N 4°35’32.2”E.
Otterlo
Possibilità di parcheggio diurno in Houtkampweg 9,GPS 52°06’11.0”N 5°47’10.5”E.
Hoenderloo Natuurcamping Het Nationale Park De Hoge Veluwe, Houtkampweg 13, tel. 0031/55/8330833, www.hogeveluwe.nl/nl/bezoek-het-park/kamperen, GPS 52°07’06.4”N 5°52’14.0”E.
Eindhoven
Parcheggio in Wolvendijk, GPS 51°27’15.2”N 5°31’30.0”E; situato lungo la ciclabile.
Messancy
Possibilità di sosta nella spaziosa area di servizio autostradale lungo la A6,GPS 49°38’32.5”N 5°49’41.7”E.
Mehring
Possibilità di parcheggio su sterrato e un po’ in pendenza, GPS 49°47’02.2”N 6°51’08.9”E.
Graach an der Mosel Sun Park, Gestade 16 A, tel. 0049/6531/9719988, www.sunpark-mosel.de. Tariffa 10 euro a giorno, possibilità di ordinare pane e prodotti da forno per il mattino seguente.
Bernkastel-Kues
Possibilità di parcheggio diurno a pagamento con stalli riservati ai camper in Saarallee, GPS 49°54’42.7”N 7°04’05.7”E.
Cochem
Possibilità di sosta a pagamento in Moselstraße, GPS 50°09’13.4”N 7°10’06.2”E.
Bingen am Rhein
Area attrezzata in Ausserhalb 11, tel. 0049/6721/153421,www.wohnmobilpark-bingen.de; 10 euro al giorno. Immersa nel verde, ogni piazzola dispone di rubinetto acqua ed un piccolo scarico grigie.
Châtenois
Area attrezzata in 10 Allée des Bains, GPS 48°16’29.1”N 7°23’55.4”E. Gratuita, dispone di sette posti; acqua ed elettricità a pagamento.
Orschwiller
Possibilità di parcheggio gratuito lungo la D159 nei pressi del castello di Haut-Kœnigsbourg, GPS 48°14’52.1”N 7°20’05.9”E.
Sélestat
Possibilità di parcheggio in, 4 Allée de la Lohmuhle nei pressi del supermercato Leclerc,GPS 48°15’51.5”N 7°26’29.3”E.
Parking Schweisguth, 11 Avenue Schweisguth, GPS 48°15’47.0”N 7°27’02.9”E; parcheggio gratuito.
Turckheim
Punto sosta senza servizi in Quai de la Gare; 5 euro al giorno.
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